Storia del diavolo e un precario

Una storia surreale e al medesimo tempo vera, scritta da Matteo Tuveri e illustrata dalle opere di Antony Fachin.

Una leggenda ambientata fra “acqua santa e perfidia umana”, fra la Sardegna di un tempo antico e remoto, un Lazio contemporaneo, visitato da una creatura sovrannaturale, e una Roma moderna in cui precariato e insoddisfazione popolano uno sfondo urbano.

Un protagonista che capirà come i demoni, in altri “mondi” e in quello che viviamo, nascano da un esilio, da una promessa tradita di luce.

“Ho raccontato una storia, la storia del Diavolo, di un ragazzo e di un paese”

L’Autore

Laureato in Lingua e Letteratura tedesca e inglese, è libero ricercatore e biografo dell’imperatrice Elisabetta d’Austria-Ungheria. Finalista in numerosi premi letterari fra i quali il Premio Modello Pirandello (1997), il Premio Fonopoli-Parole in movimento (2003) e il Premio Marguerite Yourcenar (2007). Si occupa di studi di genere, di storia e letteratura italiana, tedesca, inglese e asburgica. Numerose le sue pubblicazioni a carattere scientifico e divulgativo sull’imperatrice Elisabetta d’Austria-Ungheria (Specchi ad angoli obliqui, Diario poetico di Elisabetta d’Austria, Aracne Editrice, 2006 e Tabularium. Considerazioni su Elisabetta d’Austria, Aracne Editrice, 2007). Fra le sue pubblicazioni si ricordano anche la traduzione e curatela del libro Dinamite dello spirito. Martirio, Islam e Nichilismo (Aquilegia, 2007) di Navid Kermani e numerosi articoli per diverse riviste scientifiche come Rassegna dannunziana (Centro Nazionale di Studi dannunziani di Pescara) Simone de Beauvoir Studies (Simone de Beauvoir Society, California, U.S.A.) e Sapere Aude, Rivista del Departamento de Filosofia da Pontifícia Universidade Católica de Minas Gerais-Belo Horizonte. Attento osservatore dei fenomeni storici e sociali, si interessa di web writing, social media strategy, comunicazione, traduzione e organizzazione di eventi culturali. Collabora in qualità di redattore con numerose riviste e quotidiani. Il suo sito web www.matteotuveri.it

Edizioni Il Sextante

L’Editore

Sextante è una piattaforma multimediale che mira all’esplorazione dello spazio che ci circonda all’interno della Società planetaria. Tre vettori regolano l’osservazione del Sextante per ricavare nuovi orizzonti del pensare, del credere, dell’essere-nel-tempo storico: Dialogo, Krasis e Apertura.

Sextante scommette su uno stile comunicativo qualitativamente differente dove l’atto creativo è nuovo, si colloca come alternativa, contiene il futuro e si orienta verso il cambiamento. Per fare in modo che esista la creatività deve esserci un “perché” nel senso di umanità, un “come” nuovo e alternativo e un “di modo che” di trasformazione e di miglioramento.

Direttore: Mariapia Ciaghi

Contatti: info@ilsextante.net | Il catalogo: Vedi allegato

L’Illustratore

Antony Fachin nasce a Vicenza nel 1970. Vive a Trieste, Roma e si diploma all’Accademia di belle Arti di Venezia nel 2006. Collabora nell’ambito della scenografia con “La bottega Veneziana” di Quarto D’Altino (Treviso).e per la “Blu Spice” di Venezia. Appassionato di illustrazione partecipa a numerosi concorsi ed esposizioni. Dal 2009 collabora con la casa editrice “Il Sextante“(Pinzolo) di Mariapia Ciaghi.

Delle sue illustrazioni, appositamente create per il testo di Matteo Tuveri, dice:
“Per quanto riguarda il testo di Matteo, che mi aveva immediatamente affascinato, ho tentato di rappresentarlo con delle illustrazioni semplici, cercando di evitare forzature che inevitabilmente avvengono quando si insiste troppo. La tecnica di base è la Tempera all’uovo che con la sua rapida essiccazione ha il pregio di mantenere inalterato il segno della pennellata.
Alla ricerca di una rappresentazione spontanea ho lasciato la maggioranza dei disegni che illustrano il libro cosi come sono venuti al primo tocco. Spero di essere riuscito nel mio intento.”

Il Libro

IL VOLUME E I SUOI PROTAGONISTI

Il diavolo

Si fa chiamare Yaxchilán, la sua voce esce dalla terra, ha amato una donna e alimenta il suo dolore di esiliato con il ricordo di un figlio misterioso. Attraversa i secoli in mille iconografie e spia l’umana natura da un Bosco sacro.

Il precario

Si chiama Torquato Accetto, ha 33 anni, ha una laurea, un dottorato ed è disoccupato. Ha lavorato in un call center, nell’altra vita è morto sul rogo, in questa vita arde di frustrazione.

 

I LUOGHI

La Sardegna

Un luogo in bilico fra mare e montagna, in un tempo atavico in cui egoismo umano e sogni si fondono per dare origine a un mondo in cui hanno costantemente luogo le prove della fine del mondo.

Sutri

“Gente che di Sutri visitate la Roccia, contate le gocce dell’inversa pioggia”.

Nella Tuscia viterbese, lungo la via Francigena, fra necropoli etrusca e un borgo di antica eleganza, Sutri rappresenta una tappa importante nel viaggio dei protagonisti e custodisce il Bosco sacro, fatto di rumori e ombre.

Roma

Roma bella, Roma sporca, Roma scrigno o Roma portacenere. Una città tenacemente aggrappata alle persone che, ogni giorno, corrono sulla sua antica pelle. Su di essa serpeggiano insoddisfazioni e desideri di “normalità”.

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